Cerimonia di consegna del Premio Nosside di Poesia 2019
Sarà il magico scenario natalizio in Piazza Paolo Orsi, sotto le luci accese dell’Albero e sotto lo sguardo “antico” dei magnifici Bronzi di Riace, ad ospitare, venerdì 29 novembre, a partire dalle ore 17.00, la Cerimonia di consegna del Premio Nosside di Poesia 2019, che celebra, nell’Anno internazionale delle lingue indigene, la XXXIV edizione.
Il professore Pasquale Amato, fondatore e presidente del Premio – che prende il nome dalla poetessa magnogreca Nosside di Locri, vissuta nel III sec. a.C., ed è organizzato dal Centro Studi Bosio, con il patrocinio dell’Unesco – spiega che «la sua identità “strategica” è proprio la valorizzazione delle molteplici identità culturali del pianeta, nell’apertura a tutte le lingue e i dialetti, e in particolare a quelli minoritari o a rischio di estinzione. Questo progetto – continua Amato – è nato e cresciuto sul solco di un sogno: di un mondo senza confini di lingue e di culture, senza pregiudizi religiosi, ideologici ed etnici. Si fonda sulla convinzione che attraverso l’immaginario poetico sia possibile il dialogo che erige ponti e abbatte muri, nel rispetto reciproco di tutte le culture, grandi e piccole, del pianeta Terra». La premiazione si svolge nello «splendido Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che richiama la civiltà ellenica di cui Reghion fu la prima polis in Calabria, nel 730 a. C.; ed è un magnifico esito per un’idea nata sulla sponda reggina del mitico Stretto di Scilla e Cariddi, che ammalia i poeti e gli artisti da millenni».
Vincitori assoluti di questa edizione 2019 sono: il colombiano Fredy Chikangana e lo svizzero-italiano Davide Rocco Colacrai.
Le menzioni speciali sono state riconosciute a due italiane e un greco: Eufemia Attanasi, Giuseppina De Felice, Makis Psaradellis.
Le menzioni straordinarie sono state assegnate a: le italiane Claudia Crabuzza e Sonia Giovannetti; la dominicana Ivana Garcia Garcia; la maltese Elisabeth Grech; la messicana Barbara Guadalupe Hernandez Santos; il greco Alexandros Stefopoulos; il cubano Patricio Velasquez Perez.
Tra i menzionati particolari, gli italiani: Lucia Arecchio, Giovanni Favasuli, Emanuele Insinna, Rita Minniti, Giancarlo Secci, Loretta Stefoni, Francesco Surace.
Menzioni sono state riconosciute a liriche di autori provenienti, oltre che dall’Italia, da Argentina, Brasile, Cuba, Filippine, Grecia, Israele, Malta, Messico, Mongolia, Nepal, Repubblica Dominicana, Romania, Spagna, Uruguay, Venezuela. Le lingue in cui sono state composte le poesia sono: grika salentina, catalana di Alghero, galiziana della Spagna, dialetto reggino di Africo, lingua mongola e lingua Tagalog delle Filippine.
La Giuria internazionale, presieduta dal professore Giuseppe Amoroso, è composta da: Vincenzo Crupi (vicepresidente); Rosamaria Malafarina (segretaria); Giuseppe Cardello (Italia), Rosalie Gallo (Brasile), Mariela Johnson Salfrán (Cuba), Patricia Peterle (Brasile), Angelo Rizzi (Francia), Antonio Rossi (Italia), Serena Stilo (Italia).
Il premio materiale è una creazione dell’artista orafo crotonese Gerardo Sacco su un’opera del futurista Umberto Boccioni, reggino.