Eracle di Euripide. Il declino dell’eroe delle dodici fatiche, la tragedia della follia

Eracle di Euripide. Il declino dell’eroe delle dodici fatiche, la tragedia della follia

Per il Ciclo “Teatro Antico. Dall’antico al moderno: storia e variazioni del teatro classico nella tradizione occidentale”, organizzato in collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, martedì 17 aprile 2018, alle ore 17.30, la professoressa Paola Radici Colace, docente di Filologia classica all’Università degli Studi di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS, ha tenuto una conferenza sul tema: “Eracle di Euripide. Il declino dell’eroe delle dodici fatiche, la tragedia della follia”. L’incontro è il terzo della filologa sull’argomento cornice “Re, eroi e anti-eroi: ascesa e declino del potere”.

Sono intervenuti per un saluto: il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e la presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto.

«Il racconto della follia, i sintomi, i gesti del folle – dichiara Radici Colace – mostrano che Euripide è andato a scuola dai maestri di medicina, che già nel V secolo a. C. avevano descritto le patologie della mente, la deriva della ragione, la miseria del nulla, approdando a un personaggio che, dalla condizione dell’eroe, è caduto in trappola nella condanna di vivere una vita che ogni giorno si dovrà misurare con il dolore e con il rimorso, come un essere frastornato, a cui è negata una morte eroica per la strage compiuta». La tragedia euripidea propone una concezione originale, anti-eroica, dell’eroe e dell’eroismo. Il racconto tragico è centrato sulla vicenda dolorosa di Eracle, divenuto per follia, da eroe salvifico, assassino dei figli e della moglie.